È assurdo che una partita di pallone, che dovrebbe essere una vetrina per il nostro calcio, venga giocata laddove i diritti delle donne vengono discriminati.
I diritti tv, cioè i soldi, non vengono prima dei diritti delle donne.
Il governo italiano, la Lega calcio e le squadre impediscano questo scempio e non giochino la supercoppa in Arabia Saudita o a perdere ancora una volta non saranno solo le donne ma anche la credibilità del nostro calcio.